La mia storia fra le dita

La mia storia fra le dita

LA MIA STORIA FRA LE DITA

 

CANTAUTORADIO si arricchisce di novità

Dal mese di settembre 2018, tutti gli ascoltatori potranno prenotarsi online, in privato attraverso la pagina ufficiale Facebook di Radio Blazon, o scrivendo direttamente all’indirizzo di posta elettronica radio@blazocommunity.com

Partecipate al concorso a premi: “LA MIA STORIA FRA LE DITA”.

I brani e le storie più belle, verranno selezionati e la storia più originale verrà premiata da una giuria competente.

Vi aspettiamo!!!

Programma del venerdi sera, ideato e condotto da Simona De Leo

2 thoughts on “La mia storia fra le dita

  1. Gentilissima redazione, vorrei raccontare la mia storia:
    All’inizio, credevo che mia moglie volesse ritrovare la bellezza che gli anni, il lavoro e i figli le avevano offuscato perché non si curava più di sé. Ne ero felice. In fondo aveva più tempo e i mezzi non ci mancavano. Così con la palestra, l’estetista e la dieta era ringiovanita 15 anni. Io ho anche creduto lo facesse per me, per ritrovare quella condivisione del letto che, a parte dormire, mancava da tempo. Io non cercavo, lei non chiedeva, soprattutto dopo un piccolo intervento di routine post menopausa. La passione era viva, anni fa, ci portò tre figli ed io avevo imparato a condividere le tenerezze della senilità.
    Aveva il solito burraco del venerdì con le solite amiche a casa di una di queste, quando mio figlio più piccolo restò in panne col motorino e mi chiamò perché lo andassi a prendere. Nel tragitto tra il parcheggio e la discoteca, vidi mia moglie uscire da un albergo con lui: un amico da sempre, sposato anche lui.
    Diedi le chiavi della macchina a mio figlio e gli dissi che avevo bisogno d’aria e sarei tornato in taxi. Lui non chiese molto, preso dalla sua ragazza e dalla serata che per lui era divertente.
    Andai in riva al mare e mi misi a pensare. Pensavo al mio fallimento, al mio aver dato per scontato, a me stesso, da sempre protagonista del nostro matrimonio e a Sandro, l’altro, più giovane ma non più bello, comunque anche lui sui sessanta. Ero triste. Amareggiato. Deluso.
    Dal locale più vicino si sentiva il karaoke, un tizio discretamente intonato cantava CI VORREBBE IL MARE di Masini. Una canzone che mi ricordava uno dei nostri figli, che era nato nello stesso anno della canzone.
    Tornai a casa e non dissi una parola per giorni. Lei era talmente presa dalle sue bugie, che non se ne accorse fino a quando arrivai con le carte del divorzio.
    Feci le valigie, me ne tornai da mia madre. Invitai i miei figli e comunicai la cosa così: – Divorziamo, vostra madre ha un altro ma è tutta colpa mia. –
    Mario 64 anni, Sanremo.

    1. Gent.mo sig. Mario, la ringraziamo per averci inviato la sua storia. Potrà ascoltarla dalla voce della nostra speaker di turno Simona De Leo, tramite il consueto programma Cantautoradio, di venerdi 2 febbraio 2018, ore 21.30.
      La redazione

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